I verbi riflessivi sono molto facili da usare se capiamo il rapporto che c’è tra il soggetto della frase, il verbo e il complemento diretto. Quando usiamo un verbo riflessivo, il soggetto e il complemento diretto sono la stessa cosa. L’azione che il soggetto compie ricade sul soggetto stesso. Pensiamo al nome che questi verbi hanno: verbi riflessivi. E cos’è che si riflette? Un’immagine in uno specchio per esempio! Ed è proprio ad un’azione che si riflette in uno specchio che dobbiamo pensare quando usiamo i verbi riflessivi!
Guardate l’immagine in alto:
Lei si pettina (Soggetto Complemento diretto Verbo riflessivo)
=
Lei pettina sé stessa (Soggetto Verbo Complemento diretto)
Quasi tutti i verbi italiani possono avere una forma riflessiva…a condizione che il verbo sia transitivo (è transitivo un verbo che può avere un complemento diretto che risponde alla domanda: Chi? Che cosa?)
Lui alza la coppa -> Antonio alza la coppa
Lui si alza -> Antonio alza Antonio = Antonio si alza
Quando soggetto e complemento diretto coincidono, come nella seconda immagine, abbiamo un verbo riflessivo!
Per rendere un verbo riflessivo devo usare i pronomi riflessivi: mi, ti, si, ci, vi, si…vediamoli nel dettaglio!
LAVARSI | |
---|---|
io | mi lavo |
tu | ti lavi |
lui/lei* | si lava |
noi | ci laviamo |
voi | vi lavate |
loro* | si lavano |
* Al posto dei pronomi Lui/Lei potete trovare Egli/Ella e al posto di Loro potete incontrare Essi.
Qual è la posizione dei pronomi riflessivi all’interno della frase?
mi, ti, si, ci, vi, si vanno sempre vicino al verbo:
- li usiamo prima del verbo quando il verbo è all’indicativo (come nella tabella), al congiuntivo o al condizionale
La mattina mi sveglio sempre alle 8
Non penso lui si svegli tardi di solito
Al posto tuo mi sveglierei con calma domani
- li usiamo dopo il verbo se il verbo è al gerundio o all’imperativo
Svegliandosi così tardi non riesce a fare nulla la mattina
Svegliati…è tardi
- quando invece abbiamo un verbo servile (volere/potere/dovere/sapere) o un verbo cosiddetto fraseologico (stare per/finire di/ cominciare a ecc.) seguiti da un verbo all’infinito di un verbo riflessivo, possiamo scegliere noi quando usare il pronome riflessivo! Può andare sia prima del verbo, sia dopo l’infinito. Vediamo qualche esempio per capire meglio:
Devi alzarti presto domani?
Ti devi alzare presto?
Finisce di vestirsi e poi andiamo
Si finisce di vestire e poi andiamo
Sto per sentirmi male
Mi sto per sentire male
ATTENZIONE! Quando utilizziamo un verbo riflessivo all’infinito, ricordiamoci di eliminare l’ultima lettera della desinenza -are, -ere o -ire prima di aggiungere il pronome!
Io devo alzarmi
tu devi alzarti
lui/lei deve alzarsi
noi dobbiamo alzarci
voi dovete alzarvi
loro devono alzarsi
Verbi riflessivi indiretti
Oltre ai verbi riflessivi per eccellenza - quelli che abbiamo visto finora – ci sono anche dei verbi che esprimono azioni che non si riflettono direttamente sul soggetto della frase, ma che in qualche modo lo riguardano. Questi verbi sono detti verbi riflessivi indiretti perché si comportano come verbi riflessivi ma, a differenza di questi, hanno un soggetto diverso dal complemento oggetto. Si usano molto spesso nella comunicazione orale per dare enfasi alla frase.
Vediamo qualche esempio per capire meglio:
- Lavati le mani prima di venire a tavola!
Nella frase che tutte le mamme dicono ai bambini prima dei pasti si usa il verbo lavare come verbo riflessivo anche se possiamo vedere chiaramente che in questo caso c’è:
- un soggetto = tu
- un verbo all’imperativo = lava
- e un complemento diretto diverso dal soggetto = le mani
La frase potrebbe essere dunque:
- Lava le mani prima di venire a tavola!
Si preferisce però usare la forma riflessiva indiretta per dare maggior enfasi, maggior carica espressiva, alla frase. È come se fosse:
Lava a te stesso le mani! [forma non corretta]
Vediamo altri esempi:
- Mi faccio la barba (abbiamo un complementi diretto diverso dal soggetto: la barba)
- Appena usciamo mi fumo una bella sigaretta! (soggetto: io complemento diretto: una bella sigaretta)
Verbi reciproci
Come ultima cosa, vediamo i verbi detti reciproci. Anche loro funzionano esattamente come i verbi riflessivi, possono però esistere solo quando il soggetto della frase è plurale. I verbi reciproci, infatti, esprimono un’azione che entrambi i soggetti compiono e subiscono…reciprocamente appunto!
Anche qui, vediamo qualche esempio per chiarirci le idee:
- Gianluca e Chiara si sposano a giugno (Gianluca sposa Chiara e Chiara sposa Gianluca)
- Carla e Michele si amano alla follia (Carla ama Michele e Michele ama Carla)
- Sentiamoci presto! (io sento te e tu senti me)
Ecco una serie di collegamenti per approfondire la conoscenza dei verbi riflessivi con canzoni, testi, esercizi ed altro ancora!
Vedi anche: